Sabato, 01 Marzo 2008 16:41

Dopo “Lo straniero che ci abita”, il comunicato stampa

Scritto da  Gerardo

Diamo seguito all’ultima conferenza del ciclo Hostis - Il nemico e l’ospite: esperienze della stranierità, dello scorso 28 febbraio, dal titolo Lo straniero che ci abita, tenuta dal filosofo Umberto Curi.
Nel seguito, il comunicato stampa conclusivo.


COMUNICATO STAMPA

Quinto appuntamento, giovedì 28 febbraio, presso la Sala STET del Politeama di Poggibonsi con la sezione dedicata agli incontri del vasto programma culturale predisposto dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Poggibonsi e che ha per titolo “Hostis. Il nemico e l’ospite: esperienze della stranierità”. Protagonista del quarto incontro il filosofo Umberto Curi che ha parlato sul tema “Lo straniero che ci abita”. Partendo dall’analisi delle figure dell’alterità e dal modo in cui l’alterità può essere detta nella pratica linguistica contemporanea (straniero, nemico, estraneo, strano, stravagante), Curi ha fatto notare al folto pubblico presente come invece non era così nel mondo antico (greco e latino principalmente), dove ad esempio “hostis”, sostantivo derivato dal verbo “hostire”, ha in sé l’idea del “contracambiare”, del “rendere uguali”. L’hostis, lo straniero, il nemico quando si presenta porta con sé un dono, anche se giunge a mani vuote, e va comunque contraccambiato. Attraverso citazioni di episodi da testi fondamentali della cultura classica da Omero a Euripide a Platone, Umberto Curi, avvalendosi in qualche modo del metodo socratico, ha dimostrato come lo staniero sia figura indispensabile per costruire la propria identità e come sia indispensabile oggi mettere a frutto questa grande intuizione che ci proviene dagli antichi.

Poggibonsi, 29 febbraio 2008
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